Revisione delle cicatrici

 

Uno delle credenze più largamente diffuse, anche in ambienti medici, è quella che la Chirurgia Plastica non lasci cicatrici o elimini quelle esistenti.
Chiunque si occupi, anche da poco, di Chirurgia Plastica sa quanto sia difficile discutere di ciò con i pazienti.
Si ha l’impressione che rimangano della convinzione che sia un limite del Chirurgo che hanno di fronte.
Comunque, ciò che la Chirurgia Plastica può fare è migliorare, o come si dice tecnicamente, revisionare una cicatrice, renderla cioè più accettabile.
Paradossalmente, il risultato è tanto migliore quanto peggiore è la situazione di partenza ed, in ogni caso, in rapporto alla costituzionale “capacità” dell’organismo di cicatrizzare più o meno bene.
La tecnica che meglio risponde allo scopo è quella cosiddetta delle “w” multiple e consiste nella asportazione chirurgica della cicatrice e nella sutura secondo un progetto a zig-zag, ciò per evitare la retrazione, destino a cui esse inevitabilmente  tendono.
Buona precauzione postoperatoria è quella di detendere, con cerottini, i margini della sutura per lunghi periodi di tempo (anche mesi).
E’, questo, l’unico sistema veramente efficace per tentare di migliorare una cicatrice

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